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Prarostino con la sua terra di storia e di cultura cela luoghi interessanti con una natura sorprendente. In punta di piedi o meglio seduti su una sella, ci si può addentrare tra gli innumerevoli sentieri e lasciare che la curiosità prenda il sopravento tra le borgate che aggrappate alla collina, guardano dall’alto i comuni della piana.

Giro Borgate 2016

Punto di partenza è San Bartolomeo di fronte al municipio e orientandoci verso nord si procede in direzione B.ta Grigli su una strada asfaltata. Dopo una ripida ma breve salita si arriva ad una deviazione verso sinistra che ci porta, attraverso una strada bianca, presso la località Gelà. Il percorso prosegue nel bosco di castagni e faggi lungo una ciclabile semplice e panoramica girando attorno al monte Castelletto, fino ad arrivare al bivio per il Collaretto. Il fondo stradale è molto buono adatto a qualunque bikers.

Proseguendo lungo la dorsale del monte Castelletto si arriva ad un bivio che in duecento metri ci porta alla “Roca di Bauti”. Da questo interessante punto panoramico la visuale spazia tra l’inizio della val Chisone fino ad arrivare al monte Orsiera. Dopo aver gustato questo splendido paesaggio si prosegue in direzione B.ta Collaretto. Arrivati alla borgata, si riprende la strada asfaltata in direzione nord est verso la B.ta Allamanda che tra faggi memorabili, si raggiunge dopo circa 1km. Difronte a noi si presenta un balcone su B.ta Gay (vedi wikipedia) e l’imbocco della valle. Una ripida ma breve discesa ci proietta nel bosco e prendendo direzione sud si procede verso B.ta Pocapaglia lungo una bellissima pista tra i boschi. Si prende l’asfalto e deviando sulla sinistra, si prosegue verso B.ta Gay. Circa 100 m prima della borgata vi è una deviazione sulla destra e mantenendo ancora la strada asfaltata si procede per circa 300 metri in direzione B.ta Barina,dopo averla superata ci si immerge in un altro bosco direzione Colombini. La strada si fa pista e in alcuni tratti la pendenza diventa impegnativa fino a raggiungere la località Castel del Lupo (vedi valdesina). Percorrendo una diagonale in direzione nord ovest in direzione Colombini, il nostro sguardo spazia sui vigneti ben curati del Prustinenc. Dai Colombini troviamo sulla nostra sinistra, un sentiero breve ma impegnativo che ci conduce in località B.ta Ser. Uno splendido e ben conservato lavatoio, ci riporta indietro nel tempo dove computer cellulari e lavatrici non esistevano e la vita era decisamente più dura di quella attuale. Oltrepassato B.ta Ser la strada si fa di asfalto e una balconata sulla pianura del Pinerolese e del Cavourese ci appaga la fatica fatta fin ora. Raggiungiamo località B.ta Rocco giungendo a circa metà del giro. Si seguono le indicazioni per la variante Romani percorrendo un tratto relativamente pianeggiante asfaltato dove troviamo in sequenza le località Cardone, Chiarvetto, Navara fino alla località Bilia inferiore, quindi si svolta a destra su un sentiero di raccordo impegnativo che ci porta verso la B.ta Romani dopo averla attraversata scendiamo per via Massera per circa 50 metri per poi svoltare a destra e riprendere l’itinerario verso borgata Merle e Ramate per proseguire verso il punto panoramico di Cumbalesine che si raggiunge dopo un impegnativo sterrato passando a fianco della “Casa del Soldato“. Il percorso è ormai giunto alla conclusione e attraversando l’ultimo bosco di castagni giungiamo alla B.ta Badoni dove un comodo sterrato ci conduce in località Topi per poi raggiungere con una bella discesa il punto di partenza di San Bartolomeo.

L’interessante itinerario si snoda in circa 18 km misto tra asfalto e sterrato.

Il tracciato è percorribile durante tutto l’anno e non vi sono da segnalare delle difficoltà tecniche rilevanti se non quelle di essere allenati per poter affrontare strappi impegnativi.

Panorami storia e natura si intrecciano su un territorio che ci racconta il suo passato attraverso borgate vive, con l’umiltà delle persone che le abitano. Conoscere il proprio passato ci fa capire meglio il presente.